Brava, Trale; senza ironia.
La risposta finale.... è "forte", quanto perfetta.
I co co co. (mi sembra una presa in giro, questa sigla), non li ho mai sperimentati. Quando fui assunto in banca - 1984, una decina d'anni prima dell'istituzione di quella cosiddetta collaborazione - c'erano (pensate un po') ancora i contratti sindacali...
Ad avere a che fare con co co co, verso la fine degli anni Novanta, fu il Fratellino. Ne ho cognizione, per questo. Allora o poco tempo dopo, per una faccenda concernente mia madre, la accompagnai alla sede del sindacato a cui entrambi eravamo tesserati (meglio non dire quale). Mamma colse l'occasione di chiedere come potesse fare, mio fratello appena accennato, coi co co co. Le risposero in due o tre, di non saper niente; l'aria era tra lo snob e di chi cerca di svicolare.
Sono fuori del mondo del lavoro - mantenuto, quindi, dallo stato - da giovedì 1 febbraio.
Con me ed altri, spariranno gli ultimi assunti con un vero contratto sindacale. In versione attuale, urbana e anche terziaria, i lavoratori saranno... quasi come i contadini dei romanzi di Silone; precari e praticamente a giornata. Le retribuzioni, piuttosto che stipendi, saranno mance.
Gli imprenditori lamenteranno la 'poca domanda'?
Vorrei ben dire..... Se non avessi certezza del domani... però neanche uno stipendio decente,
non caccerei quasi niente di tasca.
Chiedo pazienza....