Qual è il vostro parere?

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(Giuseppe)
00lunedì 23 marzo 2009 08:40
Sull’editoriale di Uccelli di febbraio 2009 il direttore, Italo Feregotto, ha consigliato noi allevatori, in questo periodo di grande crisi di sostenere le imprese del settore.

Al solito non mi unisco al coro.

Penso che questa indubbia crisi metta un po’ le cose a posto nel nostro settore. Le aziende capaci andranno avanti le altre o chiudono o si fondono tra loro. Certo è che non allevatori non possiamo fare le facenti funzioni della Cassa del Mezzogiorno di quando ero bambino.

E’ il mercato che provocherà questa selezione. Non è possibile, per dire, che un pastone prodotto partendo dalle sole materie prima costi, nella classica confezione da 5 kg, solamente 50 centesimi in più da un pastone prodotto con gli scarti delle industrie alimentari. Non è più possibile accettare, altro esempio, i semi nel pastone. Se li voglio ce li metto da me. E così via.

Al solito: il liberismo lo si esalta quando interessa gli altri (i canarini costano poco perché la richiesta è nulla, di che vi lamentate allevatori?) Quando però, si invertono le parti, ecco che si tirano fuori mille scuse per continuare a fare ciò che si è sempre fatto. Magari facendo pagare 4 euro un pastone prodotto con gli scarti dei panettoni o i pandori di Natale. Voi cosa ne pensate?
m.motta
00lunedì 23 marzo 2009 09:00
Daccordissimo con te, come sta succedendo in tutti i seettori anche questo andrà a ripulirsi.
Speriamo solo che, qui e in tutti gli altri, che sia solo una pulizia e non uno sterminio.
BLUESTONY
00lunedì 23 marzo 2009 09:38
E' COME IN NATURA
in natura esiste la selezione naturale.... questa la potremmo chiamare aziendale ... io dico sempre che non tutti i mali vengono per nuocere......giuseppe sono sull [SM=g7348] a tua linea
ARTU' 56
00lunedì 23 marzo 2009 12:58
Le imprese del settore hanno fatto i capitali, ville con piscine e viaggi all'estero, sfruttandoci e con il guadagno del nostro "hobby" maltrattando e umiliando gli allevatori sia con il ritiro di uccelli in sovrannumero sia con l'aumento continuo e costante di tutto ciò che gravita attorno all'ornitologia, anche la nostra Federazione con anelli e altro non ha fatto certo sconti.

Non ho mai visto nessun tipo di assistenza o di aiuto ad allevatori in difficoltà, pertanto per quel che mi riguarda sono solo dei vampiri assetati di guadagno, dice bene Antonio che avvenga pure questa "selezione naturale".
Il tempo delle vacche grasse...se è finito è giusto che lo sia per tutti.
By
[SM=g10400]

BLUESTONY
00lunedì 23 marzo 2009 15:15
PER ARTU'56
capisco molto bene quello che dici in passato ho fatto parte anche io della foi e facevo parte del a.o.n. e mettevo a dispozione il mio negozio dell'associazione.e la latitanza ha sempre regnato quando ho avuto bisogno di qulcuno niente quindi da come dici te' non e' cambito niente.. io ho allevato canarini per la sola passione e cotinuero' a farlo con e senza di loro il resto e' aria fritta. la competizone sportiva mi sta' bene ma che sia leale [SM=g7372] bravo artu'56 ti auguro tanti campioni. e che te possa portare avanti la tua filosofia. che e' una regola sana e' giusta.
cocorita
00lunedì 23 marzo 2009 18:25
crisi e allevatori
il guaio èche forse ilgrosso produttore di uccelli trovera' sempre i suuoi sacchi da 25 kg,di ottimo mangime prodotto da grosse aziende,ma chi ha un allevamento familiare uso pet da compagnia trova nei negozi sempre piu' roba scarta perche' i egozianti credono che il cliente badi solo al prezzo basso e non alla salute delle sue poche coppie di amici alati,e cosi' occorre fare odisseee o ordinare on line per comprare il buon prodotto cui gliuccelli sono abituati, o vederli star male per del cibo ordinario.la selezione favorisce il grosso il potente penalizza il piccolo.le ditte professionali dovrebbero produrre anche confezioni di peso accettabile per il piccolo allevatore,certo che la roba buona è sempre un po' piu' cara ma meglio dare i soldi al prodotto migliore che al veterinario o al farmacista! [SM=x1759494] [SM=g7369] [SM=g7519] [SM=g10400]
agatarosso
00lunedì 23 marzo 2009 20:06
Salve ragazzi, anche io mi unisco al coro di Renato ed altri, il tempo delle vacche grasse per certe aziende sta finendo, e speriamo che noi allevatori con questa scrematura ne gioviamo qualcosa, perche fino ad ora, abbiamo sempre sofferto e siamo stati snobbati e derisi, se mi e' permesso non per polemica, ma per rispetto a tutto il mondo dolciario e non, caro Giuseppe, con gli scarti che tu menzioni ogni volta che tocchi il tasto dell'alimentazione in genere, grandi pasticcerie come dove lavoro io oppure Lello ecc, ci sfornano i migliori dolci e paste cvhe si possano mangiare, quindi prima di sparlare di questi scarti comunque prelibati, ci penserei due volte, un abbraccio. [SM=g7348] [SM=g7348] [SM=g7348]
david forti
00lunedì 23 marzo 2009 22:39
non ha senso questo editoriale che vuol dire sostenere le imprese del settore?che il pastone lo dobbiamo pagare 5 euro al kilo così gli facciamo beneficenza?o che dobbiamo comprare le cose che non c servono?Su IO fioccano le nuove ditte prodruttrici,certo volte penso come mai ne nascono così tante,se poi noi allevatori rimaniamo pressochè sempre lo stesso numero,quì a Roma c'è stato un periodo che non si trovava più niente,adesso conto ben 6 negozi specializzati,ma che fanno anche vendita a privato,la legge del mercato dice che sopravive solo quello che dà il miglior rapporto qualità prezzo è inevitabile
gloster
00lunedì 23 marzo 2009 23:34
Re: crisi e allevatori
cocorita, 23/03/2009 18.25:

il guaio èche forse ilgrosso produttore di uccelli trovera' sempre i suuoi sacchi da 25 kg,di ottimo mangime prodotto da grosse aziende,ma chi ha un allevamento familiare uso pet da compagnia trova nei negozi sempre piu' roba scarta perche' i egozianti credono che il cliente badi solo al prezzo basso e non alla salute delle sue poche coppie di amici alati,e cosi' occorre fare odisseee o ordinare on line per comprare il buon prodotto cui gliuccelli sono abituati, o vederli star male per del cibo ordinario.la selezione favorisce il grosso il potente penalizza il piccolo.le ditte professionali dovrebbero produrre anche confezioni di peso accettabile per il piccolo allevatore,certo che la roba buona è sempre un po' piu' cara ma meglio dare i soldi al prodotto migliore che al veterinario o al farmacista! [SM=x1759494] [SM=g7369] [SM=g7519] [SM=g10400]




ciao Coco, il mio consiglio e' di trovare qualche piccolo allevatore dalle tue parti e fare degli acquisti in comune.
Per esempio io compro un sacco da 20 kg di perilla e lo divido con due allevatori, cosi' ho la certezza che il prodotto e' fresco e che non sia stato contaminato perche' magari aperto nel negozio da troppo tempo..
Ciao [SM=g10400]
(Giuseppe)
00martedì 24 marzo 2009 08:53
Re:
agatarosso, 23/03/2009 20.06:

Salve ragazzi, anche io mi unisco al coro di Renato ed altri, il tempo delle vacche grasse per certe aziende sta finendo, e speriamo che noi allevatori con questa scrematura ne gioviamo qualcosa, perche fino ad ora, abbiamo sempre sofferto e siamo stati snobbati e derisi, se mi e' permesso non per polemica, ma per rispetto a tutto il mondo dolciario e non, caro Giuseppe, con gli scarti che tu menzioni ogni volta che tocchi il tasto dell'alimentazione in genere, grandi pasticcerie come dove lavoro io oppure Lello ecc, ci sfornano i migliori dolci e paste cvhe si possano mangiare, quindi prima di sparlare di questi scarti comunque prelibati, ci penserei due volte, un abbraccio. [SM=g7348] [SM=g7348] [SM=g7348]



Intendiamoci subito: niente da dire se per l’alimentazione animale vengono usati gli scarti della produzione alimentare.Figuriamoci. Ma perché poi questi prodotti devono costare come quelli che vengono fabbricati partendo solo dalle materie prime? Dipenderà dal fatto che non sono laureato in Logica ma non riesco a capirlo. Il discorso è tutto qui.
agatarosso
00martedì 24 marzo 2009 09:20
Re: Re:
(Giuseppe), 24/03/2009 8.53:



Intendiamoci subito: niente da dire se per l’alimentazione animale vengono usati gli scarti della produzione alimentare.Figuriamoci. Ma perché poi questi prodotti devono costare come quelli che vengono fabbricati partendo solo dalle materie prime? Dipenderà dal fatto che non sono laureato in Logica ma non riesco a capirlo. Il discorso è tutto qui.




.....GIUSEPPE la risposta te la sei data da solo, il prodotto fatto partendo dalle materie prime, e' piu' costoso che non farlo con prodotti detti semilavorati, ovviamente non parlo in generale, ma di alcuni prodotti, la procedura e' piu' lunga partendo da zero, un esempio, noi facciamo le paste chiamate BABA', se dovessimo fare noi il baba' , compra la farina fai l'impasto ecc ecc. ha un costo, se io invece acquisto il baba' da una azienda " seria si intende " gia' fatto che fa solo questo tipo di prodotto, che noi chiamiamo prodotti semilavorati, il costo scende allo stessop livello del prodotto fatto iniziando da zero, ma il risultato e' lo stesso, [SM=g7348] [SM=g7348] [SM=g7348] un abraccio.
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